Lo stomaco è, nell'organismo umano, uno degli organi più importanti. Ad esso è affidato il compito di ricevere il cibo introdotto con l'alimentazione - che a seguito della masticazione diventa "bolo" e passa attraverso l'esofago - e iniziare il processo di estrazione dei nutrienti (vitamine, proteine, minerali) e di scarto delle sostanze metabolicamente non attive, che saranno poi smaltite da fegato e reni.
Per compiere le sue funzioni, lo stomaco è inserito in un apparato più vasto, il sistema gastrointestinale, il cui corretto funzionamento richiede l'equilibrio e la sincronia di ulteriori organi, quali il pancreas e il fegato.
Fatti sullo stomaco:
- lo stomaco si trova tra l'esofago e il duodeno
- i cibi solidi rimangono nello stomaco per circa 1-5 ore
- i liquidi restano nello stomaco solo per 10-20 minuti
- lo stomaco immagazzina e processa, in tempi differenti, il cibo ingerito
- il succo gastrico contribuisce al processo di digestione e la sua acidità rende innocui i batteri
Struttura dello stomaco
Quando è vuoto, lo stomaco può essere considerato come una sacca curva e piatta che collega l'esofago al duodeno. Si trova nella parte superiore sinistra dell'addome, appena sotto il diaframma.
Lo stomaco può essere suddiviso - a scopo di semplificazione - in una parte superiore e una inferiore:
- La parte superiore raccoglie il cibo ingerito; questa parte (fondo, o fundus) può espandersi per fare spazio fino a due litri di cibo.
- Nella parte centrale e più grande (corpus) avvengono contrazioni muscolari ondulatorie che proseguono nell'area di trasporto inferiore (antro o antrum) e aumentano d'intensità man mano che ci si avvicina allo sbocco dello stomaco (piloro). Questi movimenti ondulatori scompongono il cibo, lo mescolano con i succhi gastrici e trasportano la polpa risultante verso l'uscita dello stomaco, ovvero l'intestino.
L'assunzione e il rilascio di cibo sono regolati da due speciali sfinteri situati all'estremità superiore e inferiore dello stomaco; essi possono aprirsi o chiudersi come una valvola, a seconda delle necessità.
Se lo sfintere tra l'esofago e lo stomaco non si chiude correttamente, gli acidi gastrici possono ritornare in modo incontrollato nell'esofago e causare un'irritazione dolorosa della mucosa esofagea, che viene avvertita come bruciore di stomaco (anche nota come reflusso gastroesofageo)
Funzione dello stomaco
Le funzioni principali dello stomaco sono l'immagazzinamento, l'ulteriore scomposizione e l'unione del cibo ingerito con i succhi gastrici. Ciò avviene da un lato con potenti movimenti ondulatori della parete muscolare e dall'altro con l'acido gastrico, prodotto da ghiandole situate nella membrana mucosa dello stomaco. I succhi gastrici contengono speciali enzimi che "pre-digeriscono" alcuni componenti del cibo nello stomaco.
Il rilascio del succo gastrico da parte delle ghiandole è stimolato dal cosiddetto nervo vago. Questa stimolazione avviene o per la sola vista, l'odore e il sapore del cibo o per la distensione della parete dello stomaco quando un alimento entra al suo interno.
Inoltre, il succo gastrico contiene un acido che uccide i batteri penetrati nello stomaco allo scopo di prevenire infezioni: l'acido gastrico è quindi una prima barriera nell'organismo e la maggior parte dei batteri non sopravvive al passaggio attraverso lo stomaco.
È interessante notare che gli alimenti leggeri, come frutta e verdura, rimangono nello stomaco solo per una o due ore, mentre gli alimenti difficili da digerire e ricchi di grassi rimangono nello stomaco fino a otto ore
Disturbi della funzione gastrica
Fattori come lo stress, una dieta non bilanciata o la mancanza di esercizio fisico possono disallineare la sequenza dei diversi movimenti muscolari dello stomaco (motilità). Se i muscoli dello stomaco non si rilassano a sufficienza per lasciare spazio al cibo e ai succhi gastrici, e/o se i muscoli della parte inferiore dello stomaco sono troppo lenti e non riescono a elaborare a sufficienza la polpa del cibo, il processo di digestione può essere disturbato. La polpa, pertanto, non può più essere sufficientemente mescolata, trasportata e digerita. Ciò può provocare bruciore di stomaco, gonfiore, pressione gastrica, nausea e dolore allo stomaco. I segnali che partono dal sistema nervoso enterico a quello centrale possono, inoltre, far sì che la pressione e i movimenti normali dello stomaco vengano percepiti come sgradevoli o addirittura dolorosi.